Nell’ultimo match della seconda giornata del Gruppo Stefanie Graf alle WTA Finals 2025 di tennis la bielorussa Aryna Sabalenka piega in tre set la statunitense Jessica Pegula, sconfitta con il punteggio di 6-4 2-6 6-3 dopo due ore e quattro minuti e si avvicina al passaggio alle semifinali, per le quali resta in corsa comunque anche l’altra statunitense Coco Gauff. L’unico verdetto odierno, dunque, peraltro già noto, è l’eliminazione di Jasmine Paolini.
Nel primo set i primi tre game vanno tutti ai vantaggi, ma la statunitense nel terzo manca anche un break point. Lo strappo, invece lo mette a segno la bielorussa, che nel sesto game alla quarta occasione centra il break che vale il 4-2. Pegula non si dà per vinta, nel nono game annulla un set point e poi ai vantaggi opera il controbreak, ma nel decimo gioco, ancora alla quarta opportunità (quinto set point complessivo), Sabalenka incamera il parziale sul 6-4 in 45′.
Nella seconda partita, invece, è la statunitense ad operare il break, strappando a zero la battuta all’avversaria nel terzo game. Pegula annulla due palle per l’immediato controbreak nel quarto gioco e poi prende il largo, togliendo ancora il servizio all’avversaria a trenta nel settimo gioco. Nell’ottavo game la statunitense annulla altre due palle break e sfruttando il secondo set point pareggia i conti con il 6-2 in 33 minuti.
Nella frazione decisiva Sabalenka manca una palla break nel secondo game e poi nel terzo alla quarta occasione è Pegula ad operare lo strappo. La bielorussa, però, trova la forza di reagire ed infila quattro game, togliendo la battuta ai vantaggi all’avversaria sia nel quarto che nel sesto game ed allungando sul 5-2. Pegula resta in scia, ma Sabalenka tiene il servizio a quindici nel nono gioco e vince sul 6-3 in 46 minuti.
Le statistiche sottolineano l’equilibrio visto in campo, con la bielorussa che vince 89 punti contro gli 86 dell’avversaria, mettendo a segno più vincenti, 28-23, ma commettendo anche più errori non forzati, 44-25. Sabalenka sfrutta 4 delle 16 palle break avute a disposizione, mentre Pegula ne converte 4 su 8.









