Finisce subito l’ultimo slam della stagione di Luca Nardi. L’azzurro è infatti stato eliminato al primo turno agli US Open 2025, cedendo il passo in tre set al ceco Tomas Machac con il punteggio di 6-3 6-1 6-1. Prestazione davvero negativa per l’italiano, apparso molto scarico nonostante un inizio tutto sommato positivo.
Nello specifico il nativo di Pesaro è uscito dal match già nel primo set, mentre si trovava in vantaggio sul 3-2, calando vistosamente di prestazione ed accusando parecchia stanchezza, così come confermato da lui stesso una volta arrivato in conferenza stampa:
“Ero un po’ stanco oggi – ha detto Nardi – Non mi sentivo bene, ho fatto fatica. E’ andata così. Già dall’inizio non mi sentivo apposto fisicamente. Capita di avere giornate non positive, oggi è stata una di quelle. Sono arrivato a New York una settimana fa abbondante, oggi è il primo giorno in cui non è andata bene. Avevo un po’ di raffreddore, ma non vuol dire nulla”.
Il giocatore ha quindi proseguito: “Nel torneo prima di questo ho fatto delle buone partite, venivo da un infortunio. Sono venuto qui per allenarmi e fare bene, cosa che non è avvenuta. Andrò a casa e capirò cosa è successo. Il talento conta poco; se c’è altra gente davanti a me ci sarà un motivo. Il giocatore non è solo chi colpisce la palla, ci sono tanti aspetti fisici e mentali da considerare. Io in tal senso sono indietro rispetto ad altri miei connazionali, magari posso colpire bene la palla, ma mi mancano altri fattori: è difficile arrivare in alto. Il mio tallone d’Achille è quello di non giocare con una certa costanza, sia in allenamento che in gara. Questo mi fa essere all’ottantesimo posto e non dove potrei essere, sempre se ci arriverò mai perché nessuno ha la sfera di cristallo. La voglia non manca, a volte ci sono allenamenti in cui mi alleno con meno intensità, così come capita di giocare partite come questa”.
In ultimo Nardi ha aggiunto: “Sono molto contento delle persone con cui sto lavorando, sto facendo dei buoni passi in avanti. Penso di essere migliorato, non è facile rimanere tra i cento in questo momento. Stiamo facendo bene, ancora manca qualcosa, ma la strada è lunga. L’aspetto più importante su quale lavorare per fare un passo in avanti? Giocare con più intensità per più tempo, a lungo, per due ore e mezza di fila per due tornei di fila, oltre che in allenamento. Prossimi tornei? Andrò in Asia, giocherò in Cina, a Tokyo e Shanghai”.