Jannik Sinner e Carlos Alcaraz in un’altra dimensione. È un po’ questo il concetto espresso dagli addetti ai lavori rispetto alle prestazioni dei due giocatori nel massimo circuito internazionale. L’italiano e lo spagnolo si sono divisi equamente la torta “Slam” negli ultimi due anni (4 titoli a testa), mettendo la firma anche in altri tornei di un certo rilievo.
Sinner è andato a segno in tre Masters1000 e nelle ATP Finals; Carlitos ha fatto suoi 4 Masters1000. A questi successi se ne dovrebbe aggiungere degli altri come la Coppa Davis per l’azzurro e l’argento olimpico per l’iberico. Motivazioni che rafforzano quanto dichiarato dal tennista Pedro Martinez, a margine della conferenza stampa di presentazione della sfida di Davis tra la Spagna e la Danimarca a Marbella.
“Sarà difficile per qualcuno raggiungere presto il livello di Alcaraz e Sinner. Non vedo nessuno avvicinarsi a loro, anche perché Djokovic sta invecchiando“, le prime parole di Martinez. “Novak sta ancora giocando un tennis incredibile, ma quando uno degli altri due è dalla parte opposta della rete allora si avverte tutto il peso dell’età. È evidente che non ha più 30, 28 o 25 anni. Questi due ragazzi hanno 15 anni in meno di lui e sono nel fiore della carriera, mentre Djokovic ha tanti anni di carriera alle spalle. Sta giocando un tennis davvero buono, ma non è lo stesso di 10 anni fa, quando non perdeva così tanto“, ha aggiunto lo spagnolo.
A detta di Martinez si potrebbe essere un tennista in grado di inserirsi in prospettiva: “Draper stava giocando bene, ma non ancora al livello di Sinner e Alcaraz, e poi si è infortunato a Wimbledon. Sta faticando un po’, con alti e bassi fisici. Vediamo se nei prossimi anni ci sarà qualche giovane giocatore in grado di raggiungere quel livello. Ma al momento, vedo una lotta tra loro due e poi una lotta tra tutti gli altri“.