“Dai, mister, metti dentro il ragazzo!”, suggerì Sinisa Mihajlovic al suo allenatore Vujadin Boskov, alludendo a un ragazzino di 17 anni, biondo e con gli occhi azzurri, seduto sulla panchina della Roma. Era il 28 marzo 1993 e i giallorossi stavano vincendo 2-0 a Brescia. Non erano bei tempi per la Roma, che avrebbe chiuso con un deludente decimo posto in classifica in Serie A dopo aver visto il suo presidente Giuseppe Ciarrapico arrestato con l’accusa di bancarotta fraudolenta. Ma quella partita allo Stadio Mario Rigamonti contro le Rondinelle aveva preso una piega positiva grazie ai gol di Claudio Caniggia e Mihajlovic. A soli tre minuti dalla fine, il lavoro della giornata era fatto e spolverato. Così, l’allenatore Boskov raccolse il suggerimento del suo connazionale serbo e ordinò al ragazzo, che per caso si chiamava Francesco Totti, di prepararsi: “Dai, scaldati”. Totti, che era un punto fermo della Primavera ed era stato aggregato alla squadra maggiore per la prima volta, rimase sbalordito. Come avrebbe poi ricordato nella sua autobiografia, pensò che Boskov stesse parlando con il molto più esperto Roberto Muzzi. Invece, il mister della Roma stava parlando con lui, tanto che, quando un confuso Totti impiegò un po’ più del necessario per prepararsi, Boskov perse la calma e abbaiò: “Che succede, Totti? Non vuoi esordire?” Quindi accelerò e fece un high five al suo compagno di squadra Ruggiero Rizzitelli mentre prendeva posto in campo. Totti riuscì a toccare la palla solo una volta nel giorno del suo debutto, proteggendola vicino all’angolo appena prima che l’arbitro Roberto Boggi fischiasse la fine della partita. Fu l’inizio di una storia che si sarebbe conclusa 25 anni, 619 partite e 250 gol dopo. Indossando sempre la maglia rosso-gialla della Roma. Il post Oggi in Serie A – 28 marzo 1993: Francesco Totti debutta a 17 anni è apparso per la prima volta su The Cult of Calcio.
