Probabilmente ci vorrà molto tempo prima di rivedere le iconiche maglie verdi dell’Avellino in Serie A. I “Lupi Hirpini” oggigiorno oscillano regolarmente tra la Serie B e la Serie C, ma erano un punto fermo della massima serie negli anni ’80. A quei tempi, non era mai facile tornare a casa dall’Avellino con qualche punto in tasca. Il loro campo di casa, lo Stadio Partenio, era un piccolo ma turbolento campo da gioco dove il sostegno appassionato dei tifosi locali poteva davvero fare la differenza. Anche le tradizionali potenze della Serie A come Juventus, Inter e Milan lo hanno imparato a proprie spese e spesso hanno finito per arrendersi alla cosiddetta “Legge del Partenio”, ovvero sono tornate a casa a mani vuote dalla loro trasferta in Campania. Il 20 marzo 1983, è stato il Genoa a subire una sonora sconfitta per mano dell’Avellino. L’Avellino vinse 2-0 con gol dell’ala peruviana Gerònimo Barbadillo, la cui selvaggia acconciatura afro era una novità assoluta per il pubblico medio italiano, e del centrocampista Beniamino Vignola. Vignola fu uno dei tre giocatori della rosa dell’Avellino che alla fine sarebbero stati acquisiti dalla Juventus, dimostrando come gli irpini fossero davvero un vero e proprio vivaio di talenti all’epoca. Gli altri due erano il portiere e futuro convocato in Italia Stefano Tacconi e il difensore Luciano Favero. L’Avellino concluse la stagione 1982/83 con due punti di vantaggio sulla zona retrocessione, ma anche il Genoa riuscì a evitare la retrocessione. I Lupi vestiti di verde riuscirono a rimanere nella massima serie fino al 1988, quando furono retrocessi dopo una serie di dieci stagioni in Serie A, per non essere mai più visti… Il post Oggi in Serie A – 20 marzo 1983: il Genoa si arrende alla “Legge del Partenio” è apparso per la prima volta su The Cult of Calcio.
