Carletto, ci manchi tanto. Sono passati quasi due anni da quando il leggendario Carlo Mazzone è scomparso. Ha allenato in tutta la penisola italiana per 38 anni, lasciando sempre un segno per la sua genuinità, il suo brontolone e il suo cuore gentile. Un personaggio genuino che è sempre rimasto fedele a se stesso mentre il mondo del calcio diventava sempre più falso e patinato, Mazzone è sopravvissuto alle sue buffonate e ai suoi aneddoti, che i tifosi di calcio raccontano ancora con piacere indipendentemente dalla loro fede calcistica. Tra questi, c’è uno scambio famoso con il suo giocatore Amedeo Carboni, un difensore veterano che alla fine avrebbe chiuso la sua carriera al Valencia. Carboni era un “pioniere” nel suo genere, uno dei primi giocatori italiani a giocare all’estero in un’epoca in cui la Serie A era l’Eldorado del calcio e non sembrava esserci motivo per cui un giocatore di casa dovesse abbandonarla. Questo dialogo, che è diventato la materia della leggenda della cultura pop del calcio, è avvenuto mentre Mazzone allenava la Roma, dopo aver realizzato il suo sogno d’infanzia. In effetti, Sor Carletto è nato e cresciuto nella capitale italiana ed era un giallorosso nel cuore. Il 19 marzo 1995, con la Roma in vantaggio per 1-0 in trasferta a Cagliari e con un disperato bisogno di difendere il suo esiguo vantaggio, Mazzone notò che il suo terzino sinistro Carboni continuava a spingere in avanti e a unirsi alla prima linea. Poiché Carboni non era esattamente Theo Hernandez, Mazzone alla fine perse il controllo e gli urlò: “Amedeo, quante partite hai giocato in Serie A?” Carboni sembrava perplesso, ma rispose comunque: “Trecentocinquanta, mister…” E Mazzone: “Fantastico, e quanti gol hai segnato?” “Quattro, mister” fu la risposta di Carboni, a cui Carletto rispose bruscamente: “E allora, dove ca- vai??? Torna in difesa!!!” Sì, ci manca tanto Carlo Mazzone. Il post Oggi in Serie A – 19 marzo 1995: “Amedeo, quanti gol hai fatto?” è apparso per la prima volta su The Cult of Calcio.
