Roberto Mancini sarebbe stato il secondo classificato per il posto alla Juventus dopo che Thiago Motta è stato licenziato, anche se probabilmente non avrebbe accettato lo stesso contratto di Igor Tudor. L’allenatore ha parlato alla stampa durante un evento presso l’università LUISS e gli è stato chiesto del cambio di allenatore dei Bianconeri (tramite Diretta). “Non so cosa sia successo lì. Gli allenatori sono influenti nelle loro squadre, poi i risultati vanno e vengono. Se le cose vanno bene, è giusto che il capo si prenda la colpa. Tuttavia, hai bisogno di tempo per avere un impatto. Invece, vengono esaminati molto rapidamente in Italia”. “Un allenatore deve avere una visione, essere empatico con il club ed essere in grado di trasmettere i suoi pensieri. Ma ha anche bisogno di supporto e opportunità. Anche i dirigenti dovrebbero avere una strategia quando acquistano giocatori. Non puoi vincere sempre, ma è importante riprendersi subito quando non ci riesci”. Mancini sembrava pronto a tornare quando interrogato sul suo futuro. “Vedremo cosa succederà. Tutto può cambiare da un giorno all’altro nel calcio. Devi sapere come scegliere. Ho lavorato in Inghilterra per quattro anni. Vincere dopo un bel viaggio è la cosa migliore possibile. Il Manchester City mi ha chiesto di sollevare la Premier League in cinque stagioni. Ci siamo riusciti dopo tre, e poi le cose sono andate ancora meglio. Gli allenatori italiani sono ancora all’avanguardia, ma devi anche avere giocatori forti”. Mancini ha commentato la Serie A e gli Azzurri. “Abbiamo avuto calciatori incredibili per due decenni, ora sono molto meno. Ai miei tempi, gli stranieri erano tutti campioni e aiutavano i giovani. Se prendi quelli di basso livello, potresti anche dare una possibilità ai talenti italiani”.
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Il post Mancini rompe il silenzio dopo le chiacchiere sulla Juventus è apparso per la prima volta su The Cult of Calcio.
