Lorenzo Musetti si è imposto quest’oggi nel derby tricolore con Luciano Darderi nel terzo turno del Masters1000 di Shanghai (Cina). Col punteggio di 7-5 7-6 (1) il toscano si è imposto, riuscendo a gestire bene le fasi critiche della partita e sfruttando anche qualche errore di troppo dell’italo-argentino. Una partita, comunque, di alto livello, come l’ha definita Lorenzo in conferenza stampa.
“Luciano ha giocato davvero bene, soprattutto nel secondo set vi è stata grande intensità e qualità. Le palle sono pesanti a causa dell’umidità, le condizioni sono lente. La chiave è stata il servizio, che nelle situazioni difficili, mi ha permesso di salvarmi ed evitare un terzo set. Ho avuto un’ottima attitudine“, ha dichiarato Lorenzo.
“Luciano è stato bravo a prendere rischi, a giocare in maniera molto aggressiva. In queste condizioni è più facile non sbagliare che tirare il vincente. Mi ha messo in difficoltà, ha servito sempre bene e con il diritto spingeva. Potevo forse far meglio nel primo set quando ho avuto la possibilità di andare avanti di due break ma, allo stesso tempo, sono felice di come ho gestito quello ‘0-40’ alla fine del secondo parziale. Sulle palle break a favore devo essere più concreto però, a volte ho bisogno di troppe occasioni per strappare il servizio al mio avversario. In questo match ci sono però tante cose positive, è stata una partita di livello alto“, ha sottolineato.
Ci sarà ora la sfida contro Felix-Auger Aliassime negli ottavi di finale, un vero e proprio confronto diretto per la qualificazione alle ATP Finals 2025: “È una chance importante per avvantaggiarmi verso Torino. Dagli US Open la mia fiducia è tornata e sto giocando bene sul veloce. Non avevo ancora ottenuto grandi risultati su questo superficie come invece era accaduto su terra ed erba. Il miglioramento maggiore è arrivato sul servizio, sono felice e fiero di tutto ciò“.
Sulle condizioni di Shanghai, Musetti è stato molto chiaro: “Sono estreme. Bisogna stare attenti, idratarsi, negli ultimi giorni caldo e umidità hanno influenzato i match e portato a molti ritiri. Io mi sento molto bene, avere dei giorni di ‘stacco’ permette di gestire al meglio la routine giornaliera“. Inevitabile la domanda su Jannik Sinner, costretto al ritiro per i crampi nella sfida contro Tallon Griekspoor: “Non ho sentito Sinner dopo il ritiro per crampi. Ho visto Simone (Vagnozzi, ndr) questa mattina a colazione e non mi sembrava affatto preoccupato. Mi ha detto che Jannik era già ripartito. Lo vedremo immagino al Six King Slam e poi ci ritroveremo nel 500 di Vienna”.