Dopo una settimana di riflessione, la dirigenza della Juventus ha cambiato idea, ha licenziato Thiago Motta e nominato Igor Tudor. Il dietrofront è avvenuto un paio di giorni dopo un incontro tra il CEO e il proprietario e un acceso confronto tra una parte dei vertici dell’allenatore. Secondo TuttoSport, i bianconeri avranno le mani libere in estate. Il croato ha firmato un contratto fino al 30 giugno con un’opzione annuale innescata dalla qualificazione alla Champions League. D’altra parte, la squadra ha una clausola ulteriore per rescinderla entro il 30 luglio. Quindi, Tudor potrebbe potenzialmente essere sostituito dopo aver guidato la Juventus nel Mondiale per club. L’esonero di Thiago Motta costa 20 milioni di euro al momento, ma dipenderà dal fatto che venga assunto altrove e da un possibile accordo sulla buonuscita. Per Alfredo Pedullà, l’ex allenatore di Lazio e Olympique Marsiglia è sempre stato in testa. Costa molto meno di Roberto Mancini. I colloqui con il capo italiano non sono andati lontano. La nostra opinione su Juventus, Thiago Motta e Tudor Il licenziamento è stato ampiamente giustificato dai risultati scadenti e dalle montagne russe di una stagione. Se non lo avessero confermato per la prossima stagione, il che sarebbe stato un cieco atto di fede, e hanno troppo in gioco per farlo, ha senso licenziarlo ora. Non è chiaro perché ci sia voluta una settimana, ma non fa una grande differenza dato che la maggior parte dei loro giocatori era in servizio con la nazionale. Forse avevano bisogno del via libera del proprietario o volevano vedere come il loro ex allenatore avrebbe reagito alla situazione e alle critiche. Sembra che non fosse disposto a scendere a compromessi sulle sue convinzioni o sui suoi metodi.
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Il post Juventus impegnata con Tudor solo per pochi mesi è apparso per la prima volta su The Cult of Calcio.
