Il gioco e vietato ai minori e puo causare dipendenza patologica –
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Jannik Sinner e Cahill ai saluti? “Con Vagnozzi non abbiamo discusso dell’allenatore in seconda, ma è necessario”

Jannik Sinner ha conquistato quest’oggi l’accesso alla finale dell’ATP500 di Vienna. Sul veloce indoor austriaco, il n.2 del mondo si è imposto contro l’australiano Alex de Minaur col punteggio di 6-3 6-4 e così ha portato a quota 31 gli atti conclusivi giocati a livello ATP, l’ottavo in quest’annata. Una prestazione di grande consistenza di Jannik, che ha saputo tenere botta ai tentativi di de Minaur di cambiare lo spartito del confronto.

Sinner ha conquistato la ventesima vittoria consecutiva sui campi in cemento indoor, la nona di fila a Vienna e la 12ª in altrettanti scontri diretti col nativo di Sydney. “Sto cercando di giocare un buon tennis. Forse oggi non ho servito molto bene e il primo set è stato molto fisico. Sono contento di aver vinto in due parziali questa semifinale. Alex ha cambiato un paio di cose, per le quali ero pronto oggi“, ha raccontato in conferenza stampa.

Jannik non è entrato volutamente nei dettagli rispetto a quest’ultimo aspetto, aggiungendo: “Sa esattamente cosa fare, come mettermi pressione. Quando non servi bene, devi giocare ogni palla e ogni punto, e la situazione può diventare molto fisica. Oggi ha variato il gioco con lo slice, persino uno slice lungolinea, aprendo il campo. Ha cambiato molte cose. Nel complesso, sono contento di come ho gestito la situazione. Ero in vantaggio di un break nel secondo set, e lui ha recuperato. Ho cercato di rimanere presente mentalmente“, ha spiegato ai microfoni il n.2 del mondo.

Ci si avvia a vivere l’ultima parte della stagione e il bilancio per l’azzurro è il seguente: “È stato un anno particolare. Ho avuto uno stop imposto di tre mesi e non ho potuto giocare alcun torneo importante. Alla fine, ne ho disputati relativamente pochi, ma ho comunque giocato diverse partite, che era esattamente ciò di cui avevo bisogno. In ogni caso, considero questa stagione straordinaria. Sono molto soddisfatto della mia prestazione. Ora, è importante per me gestire bene le ultime settimane nell’ottica di riprendere la prossima al meglio“.

Sinner è tornato anche sul discorso Coppa Davis, valutando lo stato di salute del movimento italiano: “Lorenzo Musetti farà sicuramente un buon lavoro. Quando ho giocato, non ero solo. È tutta la squadra che si unisce. È una grande squadra. Siamo tutti giovani. Abbiamo con noi Bolelli, un giocatore molto esperto, di cui abbiamo bisogno anche perché ha così tanta esperienza. È un buon mix di giocatori molto talentuosi e giocatori esperti. “Abbiamo un grande squadra di doppio. Anche per i singolari abbiamo molte opzioni. Quindi è un’ottima squadra. La pausa a dicembre sarà molto importante per prepararmi nel miglior modo possibile, per avere una off-season intensa e poi, si spera, iniziare la prossima stagione molto bene“.

A proposito di futuro, è stato chiesto al tennista tricolore quale sarà il destino di Darren Cahill: “È un argomento che non abbiamo ancora affrontato in dettaglio. Darren mi ha dato molto e gli sono grato per questo. Vedremo cosa faremo insieme. Per me non è stato solo un allenatore, ma molto di più. Bisogna però capire che ha già 60 anni e ricopre questo ruolo da molto tempo, quindi vedremo. Io e Vagnozzi non abbiamo ancora discusso su chi potrebbe essere l’allenatore in seconda, anche se è certamente necessario perché è importante che Simone abbia del tempo libero. Ne parleremo e poi decideremo con calma“.

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