Jannik Sinner si qualifica per i quarti di finale e fa 17 nei derby italiani sul circuito maggiore. Un’ora e 47 minuti servono al numero del mondo per battere Flavio Cobolli con il punteggio di 6-2 7-6(4). In particolare il secondo set è risultato di qualità davvero molto alta, con una delle migliori performance del romano lontano dalla terra rossa. Adesso ritorna per Sinner il confronto con il kazako Alexander Bublik, l’unico uomo non chiamato Alcaraz a sconfiggerlo in un match terminato (ma agli US Open è finita con un triplo 6-1). Ma, prima di tutto, vale la pena sottolineare il sorriso con cui i due protagonisti di oggi si sono salutati.
Nei primi due turni di battuta di Cobolli arrivano i vantaggi e le palle break, ma se nella prima occasione Flavio si riesce a salvare, nella seconda no. Sinner in risposta è sempre un treno, riuscendo a imprimere tanta profondità e trovando sia nel dritto che nel rovescio parecchie risorse per non consentire al suo avversario di prendere le sue usuali iniziative. Jannik dopo 18 minuti mette a segno il primo break, ne trova un secondo a 30 sul 3-1 e va talmente veloce che neanche le sue scarpe reggono il ritmo (e infatti si rompono nel sesto gioco: deve cambiarle). Cobolli, sul 5-2, quando ha tre set point da annullare in risposta li riesce a neutralizzare anche con una gran qualità, ma è Sinner a prendersi ugualmente il 6-2.
Nel secondo set il numero 2 del mondo rallenta un pochino il ritmo e il numero 3 d’Italia riesce a fare un po’ meno fatica in alcune occasioni. Molto intenso, però, è il quinto gioco, nel quale la qualità è molto alta, Sinner ha una palla break, ma Cobolli riesce ad annullarla e a tenere il turno di battuta. E, a un certo punto, arriva anche il momento del classe 2002, che nell’ottavo gioco riesce a salire sullo 0-30. Al recupero pensano il servizio e un rovescio sulla riga dell’altoatesino. E poi, sul 5-5, Sinner decide che è il momento di spingere ancora più forte. Lo fa tantissimo, tenendo inchiodato alla riga di fondo Cobolli, procurandosi tre palle break. Flavio, però, non è tanto d’accordo: dopo un rovescio in rete di Jannik arrivano due prime che lo aiutano a tornare sul 40-40. E questo conferma la qualità che mette in campo l’uomo venuto da Roma.
Si va al tie-break, nel quale la quantità di punti di primissimo livello non diminuisce, anzi (basti vedere il terzo punto per credere). Il minibreak Sinner lo guadagna con un passante di dritto che manda a terra Cobolli lanciato a rete, ma lo perde con un dritto che se ne va in virtù di una situazione di passaggio da difesa ad attacco del capitolino. Questi, però, commette un doppio fallo sul 4-3 ridando il minibreak al quattro volte campione Slam, che per andare a due match point deve inventarsi un rovescio dal centro di cui è il quasi solo interprete sul circuito. E per vincere a Sinner basta la prima.
Si tratta della vittoria consecutiva numero 18 indoor per Sinner, che peraltro non concede parziali ai suoi connazionali dal secondo turno di Wimbledon 2024 (ci riuscì Matteo Berrettini). I numeri sono per buona misura simili tra i due oggi, ma a contare più di tutto è il 18/23 sulla seconda, un impressionante 78% che continua a rimarcare quale sia e resti la migliore di tutte le armi del tennis di Sinner.









