Scoperte 250 sale illegali in pochi mesi, chiuse 100 bische e 2 mila slot sequestrate. È il bilancio del rapporto Copregi – il Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale promosso dall’Agenzia Dogane e Monopoli, e di cui fanno parte il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il Comando Generale della Guardia di Finanza e il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – da marzo 2020 a oggi. Nel canale illecito, riporta “Il Messaggero”, sono finiti ben 22 miliardi di euro. Dopo 240 giorni di chiusura delle sale legali, una delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica, i giocatori italiani si sono spostati sull’illegale, un fenomeno che preoccupa l’Agenzia Dogane e Monopoli. La differenza rispetto al 2019 è evidente: due anni fa sul canale fisico erano stati giocati complessivamente 74,1 miliardi. Nell’anno della pandemia e dei lockdown, invece, il giocato è sceso a 39 miliardi. I 35 mancanti «non sono spariti», spiega il dg di Adm, Marcello Minenna. «Una parte di quelle somme è rimasta nel gioco legale, si è semplicemente spostata dal canale fisico a telematico. L’altra parte», prosegue, «riteniamo che sia finita nei circuiti illegali». Nel 2020 le giocate sull’online sono cresciute di 13 miliardi, a 49,2 miliardi, decretando tra le altre cose il sorpasso sulle sale. Secondo le stime di Minenna, dunque, sarebbero 22 i miliardi finiti nel buco nero dell’illegale, con un danno ingente per lo Stato: le tasse sulla raccolta perse, infatti, hanno superato i 4,5 miliardi di euro.
Fonte AGIPRO