Il Milan non ha approfittato della partita di recupero contro il Bologna per guadagnare terreno in Champions League, e l’allenatore Sergio Conceiçao ha dichiarato che sarebbe pronto a farsi da parte se ciò lo aiutasse nelle sue osservazioni post-partita (tramite Goal). “C’è stato un fallo di mano palese sul primo gol. Dovremmo fare di più su tutti questi episodi negativi. Dobbiamo continuare a lavorare e vedere cosa abbiamo fatto bene. Tutti i nostri errori si rivelano decisivi. Quando ci adattiamo alle partite, giochiamo come ci eravamo preparati, copriamo bene il campo e arriviamo facilmente nel terzo finale. Poi, ogni tanto, succedono queste cose. L’arbitro non è l’unico responsabile di questa sconfitta, ma questi casi si stanno accumulando. È anche una cosa mentale”. Conceiçao ha affrontato le voci sulla sua sicurezza sul posto di lavoro. “Si parla quotidianamente della mia situazione qui, ed è ingiusto. Negli ultimi anni, ho affrontato cinque squadre italiane e ne ho eliminate la maggior parte nonostante avessi una squadra inferiore. Solo l’Inter ci ha battuto. So cosa posso e voglio fare. È semplice: se mi dicono che non ho più bisogno di me, faccio le valigie e me ne vado, senza intascare più euro. Non sono venuto fuori dal nulla. Ho vinto quasi 100 partite di Champions League e 13 trofei. Ho una famiglia e delle persone vicine a me. Si scrivono continuamente tante cose cattive su di me, e non è giusto. Scusate se mi sfogo”. Conceiçao ha commentato il morale della squadra. “Lo spogliatoio è triste e frustrato per questo risultato. Do tutto quello che ho, ma vengo criticato di continuo e non ricevo alcun rispetto”.
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Il post Conceiçao offre il suo lavoro dopo l’ennesima sconfitta è apparso per la prima volta su The Cult of Calcio.