L’ATP ha annunciato l’aumento dei tornei Challenger dal 2026, sale il montepremi complessivo, ma scende il montepremi medio

Cambiamenti nel circuito Challenger a partire dal 2026. L’ATP ha infatti annunciato l’aumento dei tornei del circuito minore da 216 a 265 e il ritocco verso l’alto del montepremi complessivo che salirà a 32.4 milioni di dollari, ossia circa 27.8 milioni di euro, per un aumento rispetto a quest’anno di circa 5 milioni di dollari. Una svolta che sembra storica per i Challenger, con un montepremi cresciuto del 167% dal 2022 e l’istituzione di una cinquantina di nuovi Challenger 50, ossia della categoria più povera, che andranno a rimpolpare tutto il panorama. D’altro canto però stanno sempre più diminuendo gli ATP 250 che erano fondamentali per tutti i giovani e per tutti i giocatori in ascesa per fare la spola ed emigrare dai Challenger al circuito maggiore.
Una svolta che però nasconde qualche perplessità: se è vero che il montepremi complessivo infatti crescerà, si ridurrà rispetto a quest’anno quello medio per torneo. Si passerà infatti dagli attuali 126.850 dollari circa per torneo attuali a 122.265 dollari circa, quindi una diminuzione di 4000 dollari. Saranno infatti introdotti soprattutto tornei minori e a basso montepremi e nel frattempo nel circuito maggiore prendono sempre più spazio tornei ricchi come sarà il Masters 1000 arabo dal 2028 e diminuiranno gli ATP 250 che nel 2022 erano in tutto 42 e dal 2026 saranno 2026. Sarà da vedere quindi quanto questa riforma porti effettivamente dei benefici tangibili ai Challenger, ai giocatori di seconda fascia e al circuito intero.
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