Il presidente della federazione è tornato sulla decisione di Sinner di non partecipare all’evento di Davis delle prossime settimane.

La scelta del numero uno italiano Jannik Sinner di non partecipare alla prossima Coppa Davis ha creato un vero e proprio caso nazionale con tifosi, media e addetti ai lavori che hanno voluto esprimere la propria opinione ed hanno anche criticato l’azzurro. In difesa di Jannik ha parlato in queste ore il presidente della FITP Angelo Binaghi che ha rivelato anche un retroscena riguardo questa decisione.
Binaghi ha parlato ai microfoni di La Stampa ha chiarito il pensiero di Sinner ed ha raccontato: “Jannik è stato fin da subito chiaro, lo scorso anno davanti a me e al Ministro Giorgetti – durante le Finals Atp – mi disse che non ci sarebbe stato” chiarendo quindi che l’idea di Sinner è sempre stata questa.
Binaghi però ci ha sperato fino all’ultimo e proseguendo ha spiegato: “Ho sperato che lo stop forzato per la squalifica gli facesse rivedere i programmi e anche dopo Shanghai pensavo ‘Magari ci ripensa ma alla fine niente” e allo stesso tempo però il massimo dirigente ha comunque difeso Sinner e le sue decisioni affermando: “La storia ci insegna che ogni sua rinuncia ha prodotto conseguenze positive e sarà cosi anche ora. Per l’Italia è più importante che lui torni numero uno piuttosto che un’altra Davis”. E anche sul resto continua: “La sua famiglia e il suo team pure erano stati chiari fin da subito, io lo difenderò sempre e a prescindere, la riconoscenza nel tennis italiano si concretizzerà quando tornerà numero 1 al mondo”.
L’articolo Binaghi e il no di Sinner alla Davis: “Jannik sempre chiaro, me lo disse già un anno fa” proviene da Il Tennis Italiano.









