Il gioco e vietato ai minori e puo causare dipendenza patologica –
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ATP Parigi 2025, sconfitta indolore per Simone Bolelli ed Andrea Vavassori: ora mirino sulle Finals

Si ferma agli ottavi di finale il cammino in doppio di Simone Bolelli ed Andrea Vavassori nell’ATP Masters 1000 di Parigi: gli azzurri, accreditati della testa di serie numero 7, cedono il passo all’austriaco Alexander Erler ed allo statunitense Robert Galloway, vittoriosi per 7-6 (5) 7-5 dopo un’ora e 36 minuti. Per loro ai quarti ci sarà la coppia vincente del match tra Harri Heliövaara/Henry Patten ed Édouard Roger-Vasselin/Hugo Nys, mentre gli italiani potranno ora concentrarsi sulle ATP Finals e, poi, sulla Coppa Davis.

Nel primo set fioccano le palle break in avvio: gli azzurri perdono il servizio a quindici in apertura e poi mancano al deciding point l’opportunità per l’immediato controbreak. La coppia italiana evita lo 0-3 dopo essere risalita dal 15-40, ed a seguire trova l’aggancio grazie al controbreak a trenta nel quarto gioco che vale il 2-2. Bolelli e Vavassori si procurano la palla del 5-3 al punto decisivo dell’ottavo game, ma non la sfruttano. L’equilibrio non si spezza e si va al tiebreak: servizi dominanti fino al 2-2, poi arrivano sei punti consecutivi vinti in risposta, che portano al 5-5. Erler e Galloway, però, vincono gli ultimi due punti giocati e chiusono sul 7-6 (5) dopo 55′.

Nella seconda frazione c’è la partenza sprint degli azzurri, che vincono 8 dei primi 10 punti giocati e scappano sul 2-0, complice il break a quindici ottenuto in apertura. Nel quinto game la coppia italiana manca quattro opportunità consecutive per il 4-1, con Erler e Galloway che si salvano dallo 0-40, e poi poco dopo trovano l’aggancio firmando il 4-4 al punto decisivo dell’ottavo gioco. Anche nel dodicesimo game gli azzurri vanno in difficoltà al servizio, finendo sotto 30-40: cancellato il primo match point, il deciding point sorride ancora ad Erler e Galloway, che portano a casa il successo sul 7-5 dopo 41′.

Le statistiche sottolineano il grande equilibrio visto in campo, tanto che Bolelli e Vavassori perdono nonostante conquistino più punti, 73 contro 71, ma sono i momenti salienti a condannare gli azzurri, che sfruttano soltanto 2 delle 10 palle break avute a disposizione e ne cancellano 4 delle 7 concesse agli avversari, che si dimostrano maggiormente cinici nelle occasioni decisive.

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