Il gioco e vietato ai minori e puo causare dipendenza patologica –
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ATP Parigi 2025: da Jannik Sinner al derby dei Lorenzo, mercoledì italiano a La Defense

Dopo due anni, Jannik Sinner è pronto a tornare in campo a Parigi in versione Masters 1000. Nel frattempo è cambiato tutto. I match nell’ordine di gioco del campo centrale non sono più 6, ma 5, e soprattutto non si gioca più al Palais Omnisports di Bercy. Tanto si è detto e scritto del passaggio a La Defense, sta di fatto che questa volta non ci sono più problemi di orario: il numero 2 al mondo partirà nel mezzo del programma, come terzo e ultimo match della sessione diurna.

Dall’altra parte della rete ci sarà un giocatore particolarmente interessante, vale a dire il belga Zizou Bergs. Persona di cui il lato extra campo merita di essere scoperto, con particolare attenzione verso i temi ambientali, fu “battezzato” come destinato alla top 20 da Richard Gasquet. Adesso, a 26 anni, sembra aver finalmente trovato la sua dimensione raggiungendo due finali a livello ATP e poi facendosi strada fino ai quarti al Masters 1000 di Shanghai, dov’è stato battuto da Novak Djokovic. E nei 40 ci è entrato. Senz’altro, insomma, un test interessante per la condizione di Sinner, che per un motivo o per un altro finora con questo torneo di buoni rapporti non ne ha mai avuti.

Ma è anche il giorno del derby dei due Lorenzo, Musetti e Sonego. Il primo episodio della serie si è giocato l’anno scorso, ancora indoor, ma a Vienna, con netto successo del toscano per 6-3 6-2. Chiaramente c’è in gioco tantissimo in questa fattispecie, e soprattutto per il toscano, che ha vitale bisogno di punti per tenersi a distanza dai suoi avversari nella corsa alle ATP Finals, con particolare riferimento a Felix Auger-Aliassime, ma non solo. Torino è vicina, anzi vicinissima, ma serve metterla in cassaforte. D’altro canto, Sonego ha a sua volta bisogno di una particolare fiducia, quella che sta provando a riprendersi in un finale di stagione che gli è stato più amico del resto dell’annata (se si eccettuano gli Slam, vero fiore all’occhiello della stagione del torinese).

In campo anche Simone Bolelli e Andrea Vavassori che, ormai certi del biglietto con vista sulle Finals torinesi (e così “Wave” potrà di nuovo giocare in casa il torneo dei maestri), potranno giocarsi a cuore molto più leggero il secondo turno con la coppia austro-americana formata da Alexander Erler e Robert Galloway. Si tratta di una sfida già vista due volte in stagione: a Washington e, due settimane fa, a Stoccolma, con un successo per parte.

Quanto al tabellone di singolare, ci sarà proprio alla mattina la rivincita della finale di Shanghai, vale a dire la sfida tra i cugini Arthur Rinderknech e Valentin Vacherot. Una storia totalmente fuori dalla normalità, la loro: arrivano a sfidarsi in una finale 1000 e si ritrovano in un secondo turno che fa da camera con vista su uno scontro di livello (molto) più alto subito dopo. Inizia invece il torneo di Alexander Zverev, opposto all’argentino Camilo Ugo Carabelli (già sconfitto a Roma senza troppe cerimonie). Spettacolo serale con Moutet-Bublik e le mille possibili cose che potranno succedere, quindi Khachanov-Fonseca chiuderà il programma.

Il bello di Bercy, però, è che possono esserci match di superba qualità anche sui campi secondari. E allora ecco che sul Court 1 si può trovare Grigor Dimitrov alla sfida con Daniil Medvedev, ma anche un Diallo-de Minaur tutto da gustare. E, per Musetti, gli occhi sono puntati su due match che si giocano proprio prima in apertura sull’1: Altmaier-Ruud e soprattutto la sfida di Auger-Aliassime a Muller, l’unico dei confronti francesi tenuto fuori dalla parte della Defense che ospita il campo centrale.

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