Tocca finalmente all’Italia! Dopo la sorprendente vittoria del Belgio contro la Francia nella giornata inaugurale, oggi a Bologna scendono in campo gli azzurri, che affronteranno l’Austria nel quarto di finale della Coppa Davis 2025. Una sfida sulla carta che sembra agevole per la formazione capitanata da Filippo Volandri, che dovrebbe chiudere la contesa già nei due singolari, per poi cominciare a pensare alla semifinale proprio con il Belgio.
Dopo le defezioni di Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, il numero uno dell’Italia è diventato Flavio Cobolli, che dovrebbe scendere in campo già oggi contro Filip Misolic. Una stagione positiva quella del tennista romano, arrivato ad un passo dalla Top-20 mondiale (è attualmente numero 22 del ranking) e questa Coppa Davis può davvero essere il torneo che dà un’ulteriore svolta alla carriera di Flavio, che mai come in questa occasione può essere protagonista in prima persona di un trionfo storico.
Un contesto come quello della Davis, dove ci sono anche componenti particolari visto che si gioca per la propria nazione è sicuramente l’ideale per un ragazzo come Flavio che sa esaltarsi nella battaglia e che ottiene tanta energia anche dal calore del pubblico. Dall’altro lato, però, ci sarà anche tanta pressione e Cobolli dovrà essere molto bravo a gestirla, visto che improvvisamente si è trovato a ricoprire un ruolo di numero uno che all’inizio non era certamente nei suoi pensieri.
Sulla carta Cobolli avrà sempre il match più complicato, contro l’avversario più forte. Flavio ha fatto l’esordio in maglia azzurra l’anno scorso proprio a Bologna nella fase a gironi ed il suo record è quello di una vittoria ed una sconfitta, quest’ultima maturata proprio all’esordio contro Zizou Bergs (6-3 6-7 6-0), che potrebbe proprio ritrovare in semifinale tra due giorni e con il romano che crollò clamorosamente di nervi nel terzo set. Due giorni dopo, però, Cobolli è riuscito ad ottenere la sua prima vittoria, vincendo una pazzesca battaglia con Tallon Griekspoor (7-6 4-6 6-3) e mostrando quel coraggio, quella grinta e quel cuore che tanto serviranno a Bologna per vincere per la terza volta consecutiva la Coppa Davis.









