Dopo due ore e 33 minuti caratterizzate da tutte le alternanze possibili del tennis, Raphael Collignon fa festeggiare il Belgio e i tifosi giunti fino a Bologna. Battuto Corentin Moutet nel primo match del quarto di finale d’apertura di Coppa Davis per 2-6 7-5 7-5. La Francia è ora costretta a rincorrere, anche per demeriti del suo singolarista, di fronte a un’arena di Bologna piena circa per metà.
Pronti via, e l’estro di Moutet si fa subito vedere in campo. Un break, poi un altro, che arrivano costringendo Collignon a tentare duramente, e anche vanamente, di tenere la battuta. Vero è che il belga regala il primo game con un doppio fallo, poi è la risposta del francese a farsi sentire. Il belga, ad ogni modo, una volta risolta la questione del proprio servizio per due volte riesce ad avere un’occasione per dimezzare il divario, ma senza riuscirci. Il primo parziale, perciò, anche con qualche nota di spettacolo da par suo se lo prende Moutet.
A inizio secondo parziale Collignon riesce finalmente (dal suo punto di vista) a ottenere il break a 30 con uno scambio molto duro. Con le sue mani, però, il belga perde subito il vantaggio. Nel complesso il parziale si rivela godibile, con i due che si affrontano a viso aperto, ma conoscono contemporaneamente il valore del tenere la battuta. Non per caso di difficoltà praticamente non se ne vedono più fino al 5-5 (anche se il transalpino, sul 3-4, un paio di servizi da sotto se li inventa), quando tocca a Collignon annullare una palla break. Lo fa, e sul 6-5 in suo favore accade tutto il resto. Moutet, dal 15-15, improvvisamente impazzisce: per chiudere un punto con lo spettacolo vicino alla rete prova a finirlo in mezzo alle game. Palla in rete, il francese perde totalmente la bussola e consegna il 7-5 al suo avversario belga.
Sebbene non sembri nelle fasi iniziali, è sull’1-2 che il transalpino rischia di subire in pieno il contraccolpo delle follie compiute qualche minuto prima. Finisce sotto 15-40, poi deve far ricorso ancora ai vantaggi per complessive tre palle break annullate. Tutto procede con più calma fino al 4-3 per il belga, quando Moutet ricade vittima dei propri demoni e deve salvarsi dal 30-40, cosa che fa con una prima esterna. E ancora sul 5-6 il francese si trova sì sul 40-15, ma non riesce a chiudere in maniera immediata e si ritrova a dover salvare un match point con la seconda di servizio. Che non arriva mai dall’altra parte della rete: doppio fallo, vince Collignon.
Suona quasi inutile parlare di numeri, di 70,7% di prime in campo di Moutet contro il 59,6% di Collignon, quando alla fine dei conti tutto si gioca sulla questione psicologica. Un lato nel quale Moutet si è indubbiamente dimostrato in seria difficoltà, alla luce anche di alcune scelte tattiche ben al di là del limite del rivedibile.









