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Masters 1000 Parigi, Alcaraz scalda i motori: “Non sono scarso indoor, ma ci metto più tempo ad adattarmi”

Il fuoriclasse iberico esordirà quest’oggi in sessione serale contro il britannico Norrie, con l’obiettivo di difendere la prima posizione del ranking ATP

Foto di Felice Calabrò

Il 2025 ha rappresentato senza dubbio la miglior stagione della giovane carriera di Carlos Alcaraz, che ha già sollevato otto trofei quest’anno – inclusi due Slam e tre Masters 1000 – oltre ad aver finalmente trovato quella continuità di rendimento che gli era spesso mancata in passato. Il fuoriclasse spagnolo è stato quasi inarrestabile dalla primavera in avanti e non è un caso che abbia scalzato Jannik Sinner dalla prima posizione del ranking ATP, sebbene sia stato agevolato anche dalla sospensione di tre mesi inflitta all’azzurro tra febbraio e maggio. In ogni caso, il 22enne di Murcia può essere molto orgoglioso del lavoro svolto insieme al suo team e il suo obiettivo è brillare anche negli ultimi appuntamenti di quest’annata.

Il sei volte campione Slam – che non disputa un match ufficiale da Tokyo (il ‘Six Kings Slam’ non si considera) – tornerà in azione quest’oggi al Masters 1000 di Parigi, con cui non ha mai avuto un particolare feeling sinora. Il numero 1 del mondo non è mai andato oltre i quarti di finale in questo torneo, ma l’ultimo Masters 1000 della stagione ha appena cambiato sede e la superficie più lenta dovrebbe dare una mano a Carlitos. Il suo primo rivale nella capitale francese sarà l’esperto britannico Cameron Norrie, che ha spesso messo in difficoltà l’iberico in passato con le sue traiettorie mancine.

In conferenza stampa, la testa di serie numero 1 ha spiegato che le condizioni alla ‘Défense Arena‘ sono totalmente differenti: “Il campo non ha nulla di simile con quello dell’anno scorso, essendo molto più lento e favorendo gli scambi. Si potrà vedere un tennis più articolato, fatto di scambi lunghi e variazioni. Come ho ripetuto più volte, non mi piacciono i campi eccessivamente rapidi dove conta solo il servizio. È vero che non ho mai ottenuto grandi risultati a Parigi, ma adoro giocare qui e spero di fare bene quest’anno.” Alcaraz sa di poter ancora migliorare il suo gioco in condizioni indoor: “Non sono scarso sotto il tetto, ma ci sono altri giocatori che si adattano meglio di me a queste condizioni. C’è una grande differenza che non tutti capiscono. Il mio obiettivo è trovare ritmo qui a Parigi per poi brillare alle ATP Finals di Torino e alle finali di Coppa Davis a Bologna.”

Come sempre avviene in questo periodo dell’anno, fioccano le polemiche sull’eccessiva lunghezza del calendario. Lo spagnolo – che ha saltato tre Masters 1000 quest’anno (Madrid, Toronto e Shanghai) – ha affrontato nuovamente questo argomento: “Non so dire il numero esatto di tornei che dovremmo giocare durante la stagione, ma è chiaro che qualcosa non funzioni nel modo giusto. Non abbiamo abbastanza tempo per riposarci e allenarci. Bisogna fare qualcosa al più presto.”

L’articolo Masters 1000 Parigi, Alcaraz scalda i motori: “Non sono scarso indoor, ma ci metto più tempo ad adattarmi” proviene da Il Tennis Italiano.

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