Il sanremese ha provato a tenere testa al numero tre al mondo nelle prime fasi di gioco, prima di perdere progressivamente campo e cedere il passo in due set
Un vero e proprio strappo quello che Alexander Zverev ha dato in campo nell’ATP 500 di Vienna, con il nostro Matteo Arnaldi a farne le spese. Il tennista ligure gioca un buon match ma non riesce mai a essere troppo incisivo ed è costretto a cedere al numero tre al mondo con il punteggio di 6-4, 6-4 in un’ora e mezza di gioco. Una delle migliori versioni di Zverev dell’ultimo periodo, consistente al servizio e capace di attendere il momento in cui l’avversario ha mostrato le prime fragilità per infilarsi in maniera perentoria e portare a casa un successo importante. Arnaldi avrebbe potuto fare forse qualcosa in più in risposta, peccando di lasciarsi andare troppo facilmente al nervosismo e non trovando le armi per imbastire una complicata rimonta.
Il ritmo di gioco impresso dal ligure nelle prime fasi del match è senza dubbio incoraggiante, bene di spinta con il dritto e provando a sorprendere l’avversario con alcune soluzioni di fino. L’equilibrio regna fino al 4-4 del primo set, quando Arnaldi concede le prime due palle break dell’incontro: se la prima viene annullata con un ace, sulla seconda parte uno scambio duro che si conclude con l’errore di dritto dell’azzurro che si stampa sulla rete. Da questo preciso momento l’inerzia dell’incontro gira prepotentemente a favore di Zverev, che si prende il primo parziale per 6-4 e a inizio secondo set opera un ulteriore break nel corso del terzo gioco.
La vera difficoltà per Arnaldi è non riuscire a essere incisivo in risposta, anche in virtù degli ottimi numeri del tedesco al servizio: 90% di punti vinti con la prima che è entrata tre volte su quattro, rendendo di fatto impossibile per l’azzurro trovare anche una singola occasione di break. Zverev ha un piccolo passaggio a vuoto nel sesto gioco e concede la prima occasione ad Arnaldi, che però non si fa trovare pronto e non coglie l’occasione finendo sotto 2-4. La partita di fatto termina qui, e senza altri scossoni il numero tre del mondo porta fino in fondo il vantaggio acquisito e conquista così l’accesso ai quarti di finale.
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