Saranno mesi impegnativi e difficili per Holger Rune. Le lesione al tendine d’Achille, nel corso della semifinale dell’ATP250 di Stoccolma (Svezia), costringerà il forte tennista danese a rimanere lontano dai campi diverso tempo. Si parla addirittura di un anno, prima di poterlo rivedere in campo. Un infortunio molto grave, che riguarda un giocatore prestante fisicamente e di giovane età, essendo un classe 2003.
A questo proposito la madre, Aneke Rune, in un’intervista concessa al quotidiano danese B.T., ha espresso tutto il proprio disappunto su come si sviluppi l’attuale sistema tennistico internazionale: “Ci sono troppi tornei obbligatori. I giocatori sono penalizzati economicamente se decidono di saltarne qualcuno, anche se non sono fisicamente al 100%. Non hanno il tempo di recuperare adeguatamente durante la stagione“.
A detta di Aneke, il calendario attuale non mette nelle condizioni i tennisti di avere il recupero necessario: “Una settimana che avrebbe potuto essere di riposo e allenamenti leggeri si trasforma in un’altra settimana di partite, viaggi e impegni mediatici. Non c’è pausa, né fisica né mentale. Il corpo di un atleta, anche se sano e ben allenato, non può reggere un tale carico tutto l’anno. Serve tempo per lavorare fisicamente, ottimizzare il gioco e prevenire gli infortuni“.
Qualcuno potrebbe obiettare sul fatto che comunque i tennisti sono liberi di non giocare. A questo proposito c’è un altro problema secondo la madre del giocatore danese, ovvero le penalità per chi decide di non giocare. “Bisognerebbe concentrarsi sulla qualità del gioco, non sulla quantità. I giocatori dovrebbero essere freschi e motivati, non spinti al limite da un sistema punitivo. Mio figlio è solo l’ultima vittima di un calendario che porta alla fatica e, di conseguenza, agli infortuni“.
“Holger resterà senza entrate per mesi. Per fortuna ha gestito bene la sua carriera e può permetterselo, ma molti tennisti non sono nella stessa situazione. Le riduzioni di bonus in caso di stop sono drastiche e ingiuste. L’ATP deve cambiare subito, perché la salute dei giocatori deve venire prima di tutto“, ha concluso.